Io e Laura
Descrivere la mia amicizia con la collega di lavoro Laura, è cosa piuttosto facile dal momento che ci conosciamo da una vita. Ci siamo incontrate al liceo e siamo divenute subito complici grazie ad una speciale alchimia che ci ha rese partecipi di un’amicizia che sarebbe durata anche dopo la scuola. Il destino ha voluto che finissimo a lavorare all’interno dello stesso ufficio seppur con mansioni differenti. Situazione questa, che ha ulteriormente cementato il nostro rapporto.
Durante tutti gli anni che abbiamo trascorso insieme ci siamo divise lo stesso ragazzo senza alcun problema e, inutile sottolinearlo, abbiamo fatto sesso tra noi.
Anche se ambedue siamo etero nelle nostre intenzioni, l’avere esperienze lesbiche è stata una cosa gratificante che ci ha unite ancor di più e rendendoci consapevoli di reciproci intimi segreti.
Ne Laura ne io abbiamo intenzione di cambiare la nostra vita privata e seppur amiamo essere scopate da bei giovani focosi e dal grande cazzo, non rinunciamo a vivere il nostro godimento in certi momenti. Ad esempio capita che in ufficio, ci incontriamo nel bagno per una rapida leccata di fica e posso assicurare che è deliziosamente provocante fare sesso quando dietro a quella porta chiusa, ci sono colleghi che ignorano cosa stiamo facendo. Quando la voglia assale, c’è poco da fare se non quella da eliminarla godendo tra noi. Devo ammettere che Laura è veramente una bella ragazza che potrebbe interpretare video porno sia per la perfezione del suo corpo che per l’abilità con la quale si applica nel fare l’amore. Per lei, io sono il suo alter ego e mi riempie di complimenti dicendomi che nessuna donna è più bella di me.
Arriva Patrizia, la nuova collega
Quando il capo ha presentato Patrizia come nostra nuova collega, Laura ed io ci siamo scambiate un malizioso sorriso immaginando come potevamo godere con quel meraviglioso esemplare di femmina. Patrizia – lo abbiamo scoperto dopo – ha origini sudamericane e questo lo si può notare dal colore ambrato della sua carnagione e da folti capelli corvini che incorniciano un visino sensuale impreziosito da due grandi occhi neri da cerbiatta. Il seno eretto e un culetto alto e sodo, sono le prime cose che tutti i colleghi di ufficio hanno notato in questa ragazza.
Al momento della pausa, Laura si è precipitata da me dicendo che dovevamo scopare la nuova collega perché era veramente bella e provocante. Solo al pensiero, ho sentito salire le classiche vampate di eccitazione e ho approfittato della mia amica per farmi fare un profondo ditalino liberatorio che ho dovuto ripagare con la stessa moneta.
L’idea era quella di invitare Patrizia a casa di una di noi due per vivere una cenetta dai risvolti piuttosto piccanti.
Detto fatto. Dopo un paio di giorni nei quali ci siamo adoperate per prendere confidenza con la nuova collega, l’abbiamo invitata per trascorrere un sabato sera a casa di Patrizia con la scusa di conoscerci meglio e di illustrarle la vita del suo nuovo posto di lavoro.
Laura aveva preparato i nostri strapon ed altri sexy toy in camera da letto, presagendo come si sarebbe svolta la serata e avevamo predisposto una cena lievemente afrodisiaca che sarebbe stata abbondantemente innaffiata da vini e alcolici di vario genere.
La fica nera e pelosa di Patrizia
Arrivò il giorno e all’ora convenuta, giunse l’invitata. Patrizia era semplicemente stupenda, stretta in un tubino bianco che le faceva risaltare il bel colore ambrato della sua pelle e che le disegnava il profilo di un fisico statuario dove culo e seno non potevano non essere notati. Confesso di essermi eccitata solamente a vederla e sapevo che dovevo condividere quella mia sensazione con Laura, attratta nello stesso mio modo.
Dopo una serie di aperitivi sorseggiati per mettere l’ospite a suo agio, ci siamo messe a mangiare e soprattutto a degustare un vino bianco ghiacciato che scendeva giù che era un piacere.
Ad un certo punto della serata, eravamo tutte e tre più che allegre e le invisibili barriere che fino ad allora ci avevano separato, caddero di colpo.
Laura si avvicinò a me e, stringendosi al mio corpo, mi baciò con voluttà e passione davanti a Patrizia che non appariva sorpresa di quel gesto della padrona di casa. Sentivo le mani che ben conoscevo, alzarmi il vestitino per scivolare attraverso gli slip per insinuarsi dentro la mia fica già inumidita dall’eccitazione.
Con la coda dell’occhio guardavo Patrizia che, accomodatasi sul divano, aveva preso a masturbarsi silenziosamente.
Laura si accorse della cosa e ci disse di seguirla in camera da letto dove saremo state più comode e, così dicendo, si fece scivolare il vestito restando solamente con le autoreggenti e le scarpe con i tacchi che solitamente usava.
Il suo corpo lo conoscevo a memoria, così come sapevo della sua abilità di indossare in pochi secondi lo strapon dove un cazzo gigantesco la rendeva una specie di satiro dell’antica Grecia.
Stesa sul comodo letto di Laura, Patrizia era docilmente in attesa di provare piacere e fui io ad occuparmi della cosa.
Mi misi sopra il suo corpo ma alla pecorina e iniziai a gustare quella giovane fica dalla peluria nera perfettamente curata, attendendo di sentire il dildo di Laura sfondarmi il culo come sempre faceva quando ci trovavamo a fare sesso.
Ma questa volta, non avvertii il contatto con la cappella tanto amata ma solamente le mani della mia amica, invitarmi a spostare il mio corpo. Il cazzo indossato da lei, raggiunse la fica di Patrizia e la penetrò in modo deciso. Fu allora che cambiai posizione mettendomi accucciata sulla faccia della nuova amica di giochi di modo che potesse leccarmi la fica mentre mi protendevo a baciare Laura. Con un cenno della testa, mi invitò a guardare lo strapon che attendeva di essere indossato da me e, conoscendo le intenzioni, mi alzai dal letto permettendole di continuare a scopare Patrizia mentre anch’io mi stavo attrezzando per farla godere con una doppia penetrazione.
Quando Patrizia si rese conto della cosa, cambiò posizione permettendo a Laura di continuare a scoparla e a me di penetrarle il culo dopo che avevo messo abbondante lubrificante su tutto il cazzo da me indossato.
Godemmo tutte e tre in modo sorprendente e gli strapon furono occupati su tutte noi che ci alternammo ad essere scopate e a scopare finendo abbracciate a recuperare le forze prima di riprendere, al mattino successivo, il nostro sesso lesbico per soddisfare nuovamente le crescenti voglie di orgasmo.