Vuole fottermi la bocca

racconto erotico fottere la bocca

racconto scritto dalla nostra lettrice Tracy

Mi sveglio con Leon appiccicato alla mia schiena.

La sua mano sfiora le mie gambe e le cosce, mi accarezza la pancia e mi sconquassa le tette, poi si infila nelle mutandine. Dev’essere mattina, molto presto, fuori è ancora notte fonda e fa freddo.

Io sono ancora un po’ nel dormiveglia e sono grata al nuovo giorno di risvegliarmi al calduccio con una mano che si infila dappertutto. Le braccia di Leon mi abbracciano e mi stringono. Le sue gambe si intrecciano con le mie. Sento il suo alito caldo dietro la nuca. Io mi stiracchio e sento il piacere che si diffonde nel mio corpo.

Leon si muove per salirmi sopra, io mi metto supina pronta ad accoglierlo. Mi bacia con passione, mi lecca il collo, mi infila la lingua nelle orecchie, mi mordicchia i lobi. Mi succhia i capezzoli e poi scende con la lingua fino all’ombelico, mi bacia le cosce, mi morde il linguine e finalmente appoggia la sua bocca sul mio pube, ancora coperto dalle mutandine.

A questo punto la mia fighetta è già bagnata da un bel po’ e lui può fare di me quello che vuole. Si muove, porta la sua bocca verso la mia ci infila la lingua, mi lecca le labbra. So che ora mi infilerà il suo cazzo duro nella mia figa e io sono già con le gambe spalancate, oppure si girerà su un lato prenderà la mia nuca e l’accompagnerà dolcemente tra le sue gambe e io inizierò a leccarglielo e a infilarlo nella mia bocca fino a farlo venire. Ma di solito è lui che decide.

Inaspettatamente avvicino le mie labbra al suo orecchio e dico “vorrei prendertelo in bocca”.

Sono convinta che a questo punto lui si sposterà su un lato con il cazzo ritto  in modo che io possa prenderlo prima tra le mani e poi in bocca. Ma ciò non accade.

Mi accorgo che il suo bacino, anziché spostarsi di lato, si avvicina alla mia faccia, appoggia le ginocchia a lato delle mie braccia, mi intrappola come in una morsa e me lo infila in bocca.

Il suo bacino si muove, lentamente, avanti e indietro, con delicatezza. Ora capisco cosa vuol fare.

Vuole fottermi la bocca.

Sento il suo glande tra le mie labbra e poi giù fino in gola. Si muove piano, capisco che non vuole farmi male. Cerco di liberarmi un braccio e lui sposta un ginocchio lasciandomi in po’ di spazio. Glielo prendo in mano. Sento le mie dita tra la mia bocca e le sue palle.

Glielo stringo forte e lui comincia a muoversi con più foga, senza il rischio di farmi male. Io nel frattempo porto la mia mano libera verso il pube e inizio ad accarezzarmi, mi rendo conto che ho ancora indosso le mutandine e ci infilo la mano. Sfioro il cespuglio peloso e accarezzo le labbra infilandomi in esse.

Ieri sera, nell’addormentarmi, non avrei mai pensato di risvegliarmi con un cazzo in bocca e un dito nella figa. Leon stantuffa con vigore, inizia ad ansimare e capisco che sta per venire.

Allora mi masturbo con più foga, dimeno il culo fino a che vengo proprio mentre sento la bocca che si riempi di sborra calda. Lui si sposta di lato e io ingoio completamente appagata.