Due amiche e il primo blow job in coppia

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Ilaria è la mia migliore amica da sempre.
Bionda, slanciata, un fisico tonico ed un seno da paura.
Io sono più formosa, si dice curvy di questi tempi, credo.

Abbiamo da molti anni la passione della moda e delle firme, ma il nostro misero stipendio da cameriere in quel pub di schiavisti, non ci lascia molto per l’amato shopping sul Corso.

Certo, a volte troviamo qualche affare, ma tra la bollette e le serate con gli amici, non ci rimane molto a fine mese. Figuriamoci per acquistare borse griffate e scarpe all’ultima moda.

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Ad entrambe piace il sesso e le nottate preferite sono quelle che trascorriamo raccontandoci gli aneddoti più divertenti inerenti

Una cosa ci accomuna. Io ed Ilaria sappiamo che questa vita non potrà durare per sempre. Abbiamo tentato svariate volte la via della carriera, ma dopo la laurea abbiamo ricevuto solo porte in faccia.
Lo scopo era partire, espatriare, allontanarci da questo paese e vivere la nostra vita trovando il lavoro giusto nella metropoli giusta.

Non so neanche io come ci sia venuto in mente.
Ad entrambe piace il sesso e le nottate preferite sono quelle che trascorriamo raccontandoci gli aneddoti più divertenti inerenti le esperienze sessuali con giovani maschietti.

Spesso sfociavano nel comico, raramente ci lasciavano senza fiato.
Era quasi Aprile e l’estratto conto delle nostre banche ci annunciava tristemente che avremmo dovuto rinunciare alle vacanze esplorative in programma. Avremmo voluto girovagare per le capitali europee, per vedere quale ci avrebbe potuto dare un’opportunità, un futuro.

‘Ila, qui si mette male. Neanche se facessimo straordinari quotidiani per un anno potremmo permetterci un mese di zingarata’ – le dissi mogia e triste.
Ilaria stava sfogliando una rivista patinata e di colpo tossì come se avesse ingoiato un rospo.
‘Guarda qui’ – mi disse improvvisamente.

L’articolo che mi mostrò parlava della prostituzione casalinga che si stava espandendo nel nostro paese. A causa della crisi, della disoccupazione e perché no, della facilità nel reperire denaro veloce, molte donne avevano intrapreso carriere nel mondo del sesso a pagamento.

La guardai scioccata per smascherare il suo scherzo, ma fissandola bene e conoscendola ormai in maniera profonda, mi resi conto che era seria. Serissima.

Racconti erotici primo pompino: la confessione

‘Potremmo offrire un servizio di coppia, così non ci cacceremmo in particolari pericoli visto che saremmo sempre in due e chissà che non troviamo un tesoro sotto a quest’idea.’
Rimasi in silenzio a lungo. Concordai una notte per riflettere.

Il mattino dopo, eravamo già in rete per pubblicare il nostro annuncio erotico.
Eccitate, spaventate, curiose e folli.

‘Se ti piacciono le amiche e le sorelline, non farti scappare l’occasione di averne addirittura due nello stesso momento. Passerai momenti indimenticabili: una bionda glaciale ed una mora mediterranea stanno già giocando pensando proprio a te!’.
Questo diceva l’annuncio.
Ormai era deciso. Ormai avremmo solo dovuto aspettare.

Il telefono squillò quasi un’ora dopo e non smise finché non lo spegnemmo per ricapitolare la situazione.
Avevamo già fissato 12 appuntamenti sparsi su tutta la settimana.
Ci guardammo sconvolte e ridemmo di gusto.
Certo, trovarci poi di fronte al fatto compiuto, sarebbe stata un’altra cosa.

Il primo appuntamento era con un ragazzo sulla quarantina. Sposato.
Non lo sono tutti?
Arrivò in anticipo di circa quindici minuti.
Noi due avevamo studiato il copione la notte prima.
Avremmo giocato insieme, avremmo giocato con lui.
Le protezioni era in bella mostra sul comodino.
I giochi erotici, che di solito ognuna di noi usava da sola, erano sparsi sul letto e un video porno scaldava l’atmosfera.

Devo ammettere che buttai giù un goccio di rum per sciogliere l’imbarazzo e la tensione. D’altra parte era la prima volta.

Lo facemmo accomodare sul letto ed iniziammo uno spogliarello sensuale, coinvolgendolo nel toglierci i minuti abiti neri che ci fasciavano stretti.
Iniziammo a baciarlo un po’ dappertutto e lui, eccitato, spinse la mia testa verso il suo pene eretto.
‘Ci siamo’ – pensai.
Guardai Ilaria e in un attimo fummo entrambe in ginocchio ai suoi piedi. Mentre una lo toccava stringendolo, l’altra lo succhiava con foga. Poi, presa confidenza con un gioco che ci piacque molto, le nostre lingue incominciarono ad incrociarsi sulla lunghezza della sua asta. Entrambe volevamo soddisfarlo, entrambe volevamo stuprarlo con la nostra bocca.
Lui era in estasi e ci volle poco prima che esplose innaffiandoci entrambe sui volti e sul seno.

Nonostante fosse la prima volta, entrambe rimanemmo professionali, sexy e giocose. Non ci venne mai da ridere sguaiatamente per la vergogna, non scappammo dal cliente e come prima volta fu un grande successo.

L’estate passò veloce. Il lavoro con le nostre bocche era quasi famoso nell’ambiente e i soldi ci piombarono addosso senza neanche troppa fatica.
Chissà, forse avevamo trovato la nostra strada: una carriera di piacere donato e ricevuto.