Godo pensando al mio fratellastro mentre guardo un porno

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Io non mi sono mai masturbata davanti a mio marito. Mai. Mio marito ha aperto sul grande televisore di casa il sito porno Lola Sesso, dicendomi che voleva provare qualcosa di nuovo.
Se devo dirla tutta ho sempre pensato che masturbarsi fosse una cosa poco soddisfacente, una cosa da uomini che devono ‘svuotarsi’. Lo sentivo dire da mio fratello quando ero ancora piccolina.

Sono cresciuta nella provincia italiana, che ci volete fare.
In famiglia eravamo in quattro, mia madre si è risposata dopo che mio padre è scappato con la sua segretaria.
Una storia già sentita, lo so, una storia che mi fa guardare con un certo sospetto tutte le assistenti che Luca educatamente mi presenta.

Fausto, il nuovo marito di mia madre, è sempre stato gentile e premuroso, ma mia madre era estremamente protettiva e un po’ troppo devota per essere una madre liberale: non ho mai avuto l’opportunità di vedere il capoluogo prima dei diciott’anni, sono riuscita a smettere di andare a messa solo mentendole, inventandomi una storia sul sagrestano e una famigerata palpata alla coscia che mi avrebbe turbato l’anima e il sonno.
Cazzate, lo ammetto. Quando Fausto si è offerto di pagarmi l’università ho colto l’occasione per farmi una vita vera.

Il mio fratellastro, dicevo… Ma perché lo penso così tanto? Maurizio non lavorava lontano dal mio college e ogni tanto veniva a salutarmi portandosi regolarmente a letto le mie compagne di stanza. Io ogni tanto tornavo in stanza prima e li coglievo in flagrante. Laura sopra e lui sotto, lui sopra e Jessica sotto a gambe alzate.
Ogni tanto, è successo un paio di volte, mi sono accordata con Laura e mi sono nascosta a guardarli. Era una cosa goliardica, vi dico.

Non so perché sto pensando a Maurizio mentre con la mano aperta faccio cerchi sempre più veloci attorno il mio clitoride. Mi sale un orgasmo fortissimo, che mi imbarazza. Faccio sbattere le grandi labbra della mia passera veloci come le ali di un colibrì. Due alucce spiegate che mi fanno volare leggera fino al soffitto, mossa da scosse elettriche e brividi ghiacciati. Mi piscio addosso, forse è piscio, ma lo schizzo è chiaro e denso e finisce sulle scarpe di Luca. Vengo di nuovo.

Non so nemmeno perché sono arrivata a questo punto, ma mi piace pensare che questa sia la vera intimità, la più assoluta di tutte le intimità che si possano raggiungere.
Maurizio ha un cazzo bello grosso: adesso mi ritrovo di nuovo a pensarci. Gliel’ho visto diverse volte perché è sempre stato un fricchettone privo di ogni pudore. Girava per casa nudo e una volta che ho compiuto sedici anni ha smesso di nascondersi quando uscivo dalla mia stanza per prendere una coca dal frigorifero.

Sei grande abbastanza, mi diceva. E io pensavo che lui invece era troppo grande, invece, per fare quello che facevano i maschi alle femmine. Ero una santerellina, ma mi facevo raccontare tutto dalle compagne di scuola. Al novantanove percento tutte piccole troie. Alcune si facevano già pagare per una sega o un pompino.

Penso che Maurizio non mi abbia mai desiderata, mi ha sempre visto come una sorella, mi ha sempre trattato con rispetto – a modo suo, chiaramente! – eppure soltanto ora mi accorgo che io, forse, l’ho sempre desiderato.
Anche mio marito non è messo male, sia chiaro. Lui è il mio amore. Il suo cazzo dritto e pulsante sbuca dai pantaloni del completo e mi sorride: glielo tengo con tutt’e due le mani che sono fradice dei miei umori e lui s’ingrossa ancora di più. Faccio fatica a chiudere la stretta, mentre vedo che Luca alza il volume al televisore e il video che stiamo guardando dal sito entra nel vivo. Lui fa cenno di sì con la testa, vuole che continuiamo a guardare. Vuole esplodermi in faccia e io, mentre guardo il video ‘Sara si fa scopare per bene dal suo fratellastro’ continuo a pensare a Maurizio. Ma sì, penso mentre Luca viene, domani chiamerò mio fratello per sapere come sta!

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