Lesbiche al cellulare, da sogno a realtà

Racconto Lesbiche al cellulare

L’amica di mia moglie, Lorena, è un chiodo fisso nei miei pensieri. Biondissima, alta, un fisico atletico. Sembra una ragazzina alla soglia dei suoi quarant’anni che festeggerà stasera a casa nostra. Mia moglie Alice è in cucina che prepara una torta, si diletta con il cake design e le tue creazioni di pasticceria sembrano delle opere d’arte.

Entro in cucina per farmi un caffè e Alice è concentrata nel decorare con la crema di burro dei capezzoli in una red velvet con la forma di un seno generoso. Lorena è lesbica e nonostante i tanti flirt dell’ultimo periodo ancora non ha trovato quella giusta. Alice, scherzosamente, la prende in giro “Sei troppo esigente, una donna come la vuoi tu esiste solo nei sogni!”. Alice e Lorena si divertono un sacco quando sono insieme, parlano di tutto, in totale sincerità e amicizia.

Alice è fantastica: bellissima come il primo giorno che l’ho incontrata e una compagna complice e premurosa nei miei confronti. Sono davvero un uomo fortunato… tuttavia…

Non so quando è successo che ho cominciato a immaginare Lorena sul nostro letto.
Nuda, aperta, accogliente. Ho cominciato a farmi qualche sega pensando a lei, convinto che dopo averci fantasticato un po’ anche questo pensiero erotico sarebbe corso via, come succede sempre con i sogni proibiti che ognuno di noi costudisce nell’intimità.

Questa volta è diverso. Lorena non esce dalla mia testa e in più occasioni mentre era in casa nostra che beveva un bicchiere di vino con Alice mi sono nascosto dietro la porta a origliare e toccarmi.

Sto bevendo il caffè mentre osservo Alice che decora la torta e sento l’erezione crescere. Imbarazzato per il pensiero indiscreto mi appoggio dietro mia moglie e le sussurro:

«Sei molto sexy…»
«In pigiama mentre cucino? Ma dai…»
«Sexy come il primo giorno»

Lei sorride. Io le bacio il collo avvicinando il mio bacino al suo fondo schiena per farle sentire il mio uccello che preme. Mentre la bacio i miei occhi guardano alla torta… e immagino il seno generoso di Lorena. L’istinto mi direbbe di far piegare in avanti mia moglie, per farle leccare quelle tette perfette.

«Lasciami finire, devo decorare ancora il tatuaggio. Sai che Lorena si è fatta un tattoo sul seno sinistro? È proprio una ribelle.»
«Fai una pausa per una sveltina, giuro che ti rubo solo qualche minuto»
«Apprezzo ma… no! E poi mi è arrivato anche il ciclo.»
«Va bene, vado un studio a finire qualche pratica. Se hai bisogno chiamami».

Esco dalla cucina. Mi chiudo la porta della mia stanza-ufficio alle spalle e mi appoggio alla parete. Mi sta montando un’eccitazione da paura, ma vorrei qualcosa di speciale per il mio orgasmo.

Prendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni e digito lesbiche al cellulare, sicuro di trovare il servizio che fa per me. Sfoglio qualche sito e chiamo il numero. Non è la prima volta che lo faccio, ma non ho mai provato una doppietta al femminile.

E se questa fosse una fantasia premonitrice? E se stasera quando arriva Lorena riuscissi a proporre a lei e a mia moglie di stuzzicarsi tra di loro? Cazzo, impazzirei. Se Alice non vuole che io scopi un’altra mi andrebbe bene anche solo guardare. Vederle sul mio letto in una sforbiciata erotica, la bava alla bocca e le fighe piene di umori.

Al cellulare rispondono quasi subito.
«Ciao, siamo…» non le lascio finire di parlare e dico:
«Tu sei Lorena, e la tua amica lì di fianco è mia moglie Alice»
«D’accordo maialone…e dove siamo in questo momento?»
«Siete a casa mia, nel mio letto.»
«E tu ti vuoi unire a noi? A me e a tua moglie?»
«No, vorrei vederti Lorena, con le tette la vento a farti palpare da mia moglie»
L’altra ragazza ora prende la parola «Sai maialone quanto mi fanno impazzire le tette della mia amica. Ha dei capezzoli polposi che ora succhio di fronte a te»
Sento un fruscio e la bocca che abbraccia il seno succhiandolo rumorosamente, per farmelo sentire.
«E tu te lo meni un pochino per noi? Per farci vedere che ti piace guardarci….» dice Lorena.

Seduto sulla sedia del mio ufficio mi slaccio i pantaloni e faccio uscire la mia erezione pronta. Mi abbandono rilassato allo schienale, chiudo gli occhi, me lo meno.
«Lorena, sei tutta bagnata. Sei così bagnata per me? Per me, la moglie di questo porco che ci sta guardando?»
«Alice distenditi e fammi sfregare la tua fichetta…»
I suoni e i rumori che si uniscono alle voci delle due lebiche rendono tutto così reale. Vedo Alice distesa sul nostro letto e Lorena che le alza una gamba e posa la sua fichetta contro quella di mia moglie, con movimenti veloci, focosi, pieni di voglia.
«Leccami le dita Alice» Lorena infila due dita nella bocca di Alice. Gliele lecca avidamente sbavando di piacere.
«Maialone… sappiamo che non ci vuoi toccare, ma alla mia amica Lorena piacerebbe molto che tu le venissi in bocca, avvicinati…»
Vedo Lorena che apre la bocca pronta a prendere tutto quello che ho da offrire.
Vengo tra quelle labbra.
«Ci vediamo stasera a cena» le saluto e riattacco.

Resto ancora qualche secondo con gli occhi chiusi. Mi pulisco e riprendo in mano il cellulare. Solo ora mi accorgo che c’è un sms di Lorena.

Inizia per… “Ho un’idea per stasera: ma prima di proporla a Alice vorrei sapere cosa ne pensi, non vorrei mettervi in imbarazzo…”.

Il resto dell’sms lo lasciamo fantasticare a voi lettori. 😉