racconto scritto dalla nostra lettrice Lisbeth
38 gradi, sono sotto l ‘ombrellone e sudo, che goduria, adoro il caldo soffocante estivo, ci voleva una settimana di completo relax, doveva essere una vacanza tranquilla, abbiamo preso un appartamento in riva al mare, ma all ultimo momento Stefano ha dovuto lavorare.
Stiamo insieme da 15 anni, alti e bassi ma siamo felici, anche sessualmente.
Raramente l’ho tradito, e senza rimpianti, alcune volte glielo ho detto, credo sia capitato anche a lui.
Non mi aspettavo di essere sola con una casa a disposizione, e non conosco nessuno qui. Leggo e sorseggio bibite e cocktail.
Mi lascio cullare dalla brezza marina, i pensieri vagano liberi… Ripenso a tutte le storie passate, alle fantasie, penso a cosa vorrei adesso…. Un uomo, un maschio forte, che mi prendesse anche qui, ora, i nostri corpi sudati, che scivolano…. Cazzo mi sto bagnando.
La voglia inizia a prendere il sopravvento su tutti gli altri pensieri.
Il desiderio carnale, bestiale, mi assale…
In lontananza vedo arrivare un ambulante… La fantasia scatta immediatamente…. Non ho mai avuto esperienze interrazziali.
Una strana forma di preconcetto inizia a farsi largo. È giusto che una quarantenne come me si approfitti di un ragazzo in difficoltà?
Allo stesso tempo penso: Ma che problemi mi faccio? Mi chiedo se ci sia una risposta giusta, e alla fine realizzo che siamo due adulti che in libertà possono decidere se condividere un momento assieme.
Ho voglia di farmi scopare, chissà se ne ha voglia anche lui. Se mi trova attraente.
Più si avvicina e più riesco a vedere il corpo statuario, quanto è bello… non gli stacco gli occhi di dosso, se ne accorge, sorride, si avvicina e mi saluta.
Lo invito a sedersi accanto a me, mi mostra le collane.
Ci sfioriamo mentre parliamo, mi racconta di sé, ha 28 anni. Per un attimo ci guardiamo in silenzio.
Io ho un bel seno, in questo momento i capezzoli sono duri e ritti, sembra che stiano per strappare il costume.
Prendo un respiro e lo dico:
“senti, stasera, al tramonto, verresti qui per passare un po’ di tempo assieme, ho una cabina spaziosa”
Avvicina la sua bocca al mio orecchio “non vedo l’ora, aspettami”
Si alza e se ne va…
Il resto della giornata lo passo fra un drink e l’altro, con la testa che spazia fra le fantasie più nascoste, la figa mi pulsa in continuazione, ho voglia di masturbarmi ma effettivamente ci sono troppe persone, quindi la voglia continua a crescere.
Finalmente ci siamo, la spiaggia è praticamente deserta, eccolo! Mi alzo e mi dirigo alla cabina, lasciando la porta aperta, ho un costume bianco, lui entra e ha già un’erezione paurosa.
“Sei bellissima” mi dice “vorrei leccarti e scoparti a lungo, se sei d’accordo” lo dice con una dolcezza e innocenza che le farfalle nel pancino impazziscono.
Ci baciamo, mi bacia e lecca il collo, lo mordo, è tutto duro, ovunque,
I nostri corpi bruciano. Gli stringo il culo d’acciaio.
Lui inizia a maneggiarmi le tette. Mi morde i capezzoli
Mi bacia delicatamente la pancia, per poi continuare più sotto, gli vengo praticamente in bocca, lui continua infilando lingua e dita in una figa bagnatissima e bollente.
Adesso tocca a me assaggiarlo.
Non avevo mai preso in bocca una cosa simile, è grosso e lungo, mi arriva in gola, gli massaggio le palle.
Adesso mi alzo e mi giro, inarco la schiena mostrando il culo ritto, gli passo un profilattico, lo indossa velocemente, mi sposta il costume e piano lo infila, sento quell’asta pulsarmi dentro, vengo ancora, sono completamente su un altro pianeta, sento che inizia a spingerlo dentro e fuori, sta godendo anche lui, mi prende le tette nelle mani mentre mi sbatte sempre più forte.
Sento che sta per venire, mi inginocchio e mi faccio inondare, in bocca, in faccia, sul seno, non finisce mai.
Mi alzo e lo bacio profondamente, facendogli assaporare la sua stessa sborra, questa cosa gli piace e mi stringe a sé…..
Restiamo abbracciati per alcuni minuti.
Sorprendendomi gli chiedo “hai un amico come te? mi piaci ma voglio provare qualcosa in più”
Anche stavolta sorride e mi dice “non vedo l’ora”
Ci accordiamo per il pomeriggio seguente a casa mia.
Il caldo è pazzesco, e io brucio ancor di più.
Eccoli, due statue, li accolgo spudoratamente nuda in tacchi alti e completamente depilata, tutte le riserve iniziali hanno lasciato spazio alla lussuria più sfrenata, ormai non penso ad altro, senza remore o preconcetti, sorrido “ragazzi oggi ci divertiamo”, sorridono e mi mostrano una scatola di preservativi XL neri.
Li bacio e ci abbracciamo.
Prendo il cazzo in mano ad entrambi, glielo stringo attraverso i pantaloni, sono due aste da paura.
Uno inizia a leccarmi le tette e l’altro da dietro mi lecca il buco del culo e la fica già trasudante umori.
Due supercazzi solo per me.
Mi inginocchio e li voglio sentire entrambi in faccia e in bocca. Sono caldi e duri come il marmo. Ormai guido il gioco io.
Loro mi seguono e mi accontentano in tutto
L’intesa è perfetta.
C’è una dolcezza inaspettata in tutti i movimenti.
Andiamo sul letto, mentre sbocchi o uno, l’altro mi lecca, poi li scambio e continuiamo a riempirci di saliva.
Adesso li voglio dentro, insieme.
Si infilano i preservativi neri, che spettacolo, sembrano due spade.
Mi sdraio sopra e me ne infilo uno dentro la passera in fiamme, l’altro mi pianta quell arnese nel culo, mi manca il fiato, mi sento finalmente piena, ovunque, iniziano a muoversi con cadenza perfetta, credo di aver avuto vari orgasmi multipli, mi baciano e leccano faccia e collo.
L’estasi è completa, anche loro stanno godendo, sudiamo come matti, ormai siamo stretti un abbraccio a tre senza fine.
Ci muoviamo come se fossimo un solo essere
Li sento sempre più gonfi dentro di me e quasi per magia vengono assieme.
Me li sfilo e gli levo i cappucci, lecco quei due cosi ancora duri, me li gusto fino in fondo.
Mi alzo e tiro fuori la lingua, adesso ci baciamo a tre, a loro non dispiace, forse sono entrambi bisex.
Adesso esagero “ragazzi pensate che ne potrei reggere un altro? “
“non vediamo l’ora”…..
Akela, si chiama così il mio primo sogno, sta per uscire, torna indietro e mi dice “Claudia, mi piaci tantissimo, anche il mio amico è impazzito per te, ti va se domani chiamo anche altri, non solo uno”. Annuisco con un sorrisetto ebete, ci baciamo e se ne vanno
La mattina dopo vado in spiaggia, più per distrarmi, cercando di non pensare a ciò che accadrà fra qualche ora.
Organizzo un tavolino con profilattici “della loro taglia” gel lavamani, salviette e asciugarmi.
Sul tavolo più grande metto vari succhi di frutta, acqua, cioccolato frutta secca e snack energetici…. Per rifocillarci.
Mentre preparo una parte di me continua a riflettere sull eticità della situazione, non ho risposte, mi abbandono alla parte bestiale e forse corrotta, all’aspetto più carnale che sento venire prepotentemente fuori.
Suonano, eccoli, ancora miliardi di farfalle impazziscono in pancia, mi bagno copiosamente
Indosso un tanga e reggiseno e tacchi alti, tutto nero. Entrano… Sono SEI, SEI!!!!
Iniziamo a ridere mentre ci salutiamo e presentiamo.
Pochi istanti e baci e carezze prendono il posto dei sorrisi Akela adesso conduce il gioco, mi dice cosa fare e invita gli altri a spogliarsi.
Poi mi guida in bagno, mi fa fare la doccia, mi lega i capelli biondi, mi guardo allo specchio, dopo tre giorni di mare sono bianchissima, i miei grandi occhi verdi vedono un corpo tonico, con due tette ritte e un culo sodo, sono pronta alla battaglia.
Andiamo a letto…. “adesso ti asciughiamo”…. Iniziano a leccarti letteralmente da capo a piedi, i loro baci e le lingue entrano ovunque, vengo più volte, vedo ovunque muscoli e cazzi enormi fasciati in quei preservativi neri spettacolari.
Bacio bocche e colli, carezzo culi durissimi mentre iniziano a penetrarmi, ben presto perdo il conto degli orgasmi, ne succhio anche due per volta, due di loro sono in piedi accanto al letto, si baciano e masturbano a vicenda, sto letteralmente bruciando, ne voglio sempre di
più, adesso Akela avvicina il suo palo alla mia bocca, sono a pecorina, mi stanno sbattendo culo e fica, lo prendo fino in gola, gli massaggio le palle e gli metto un dito in culo, lo sento gemere, gli piace.
Uno dei due ragazzi bisex mi penetra mentre l’altro lo infilza contemporaneamente….
Non ci sono più limiti né tabù.
Andiamo avanti per ore, io vengo tantissime volte, continuiamo a scopare e baciarci e sorridere, anche loro vengono, fanno una doccia e rientrano in gioco, continuo a spompinarli, li voglio duri, mi sbattono quei cazzi ovunque, mi fanno provare la doppia penetrazione sia nella fica che nel culo.
Non mi sento troia, non mi sento sporca, mi sento e basta.
Piano piano iniziamo ad abbassare i ritmi…. Finché non ci ritroviamo tutti a sedere sul letto, parliamo, mi raccontano storie, io gli parlo della mia…
Ci salutiamo, “è stato meraviglioso” mi dice Akela baciandomi, “se vuoi domani torniamo”
“Non vedo l’ora” stavolta lo dico io.