Per Alice, una nostra lettrice che ci ha chiesto una breve storia erotica in corsivo Mi fissi nëgli œcchi, mæ nœn ricæmbiœ lœ sgüærdœ. Hæi il cæzzœ dürœ cœmë il mærmœ ë tüttæ læ miæ ættënziœnë è rivœltæ æ qüëllœ: 24 cëntimëtri di piæcërë chë iœ œræ fæcciœ spærirë nëllæ miæ bœccæ. Qüændœ të lœ sücchiœ nœn pënsœ æ æltrœ: vœgliœ sœlœ müngërti il cæzzœ ë sëntirmi læ tüæ püttænæ dægli œcchi grændi. Tü cœn ünæ mænœ mi æffërri ünæ ciœccæ di cæpëlli ë mi güidi il mœvimëntœ. Trœviæmœ il…
Leggi tuttoCategoria: Racconti Erotici - Pag. 2
Vuole fottermi la bocca
racconto scritto dalla nostra lettrice Tracy Mi sveglio con Leon appiccicato alla mia schiena. La sua mano sfiora le mie gambe e le cosce, mi accarezza la pancia e mi sconquassa le tette, poi si infila nelle mutandine. Dev’essere mattina, molto presto, fuori è ancora notte fonda e fa freddo. Io sono ancora un po’ nel dormiveglia e sono grata al nuovo giorno di risvegliarmi al calduccio con una mano che si infila dappertutto. Le braccia di Leon mi abbracciano e mi stringono. Le sue gambe si intrecciano con le…
Leggi tuttoUn bel mix di ragazze porche
L’apertura estiva del club privé è sempre un momento di passaggio. Cambia l’atmosfera – più luminosa e con una sensualità rinnovata – e di conseguenza cambiano alcune facce. La prima serata nel giardino all’aperto, non sai mai cosa aspettarti, nemmeno se sei uno degli habitué. Stasera sono venuto al club con Nicole. Frequentiamo questo giro da più di dieci anni. Lei ora è sposata e non è più interessata agli svaghi da una notte con degli sconosciuti, ma resta comunque una buona compagnia per non varcare la porta d’ingresso da…
Leggi tuttoLa senti la magia che arriva?
È stato parecchio tempo fa, ma ricordo quel giorno come se fosse appena successo. È stato il giorno in cui una chiamata erotica mi ha salvato la vita. “Ciao, piccolo. Come ti chiami? Vuoi giocare con me?” Non avrei mai immaginato che il momento di intimità di cui mi stavo così tanto vergognando sarebbe riuscito a cambiare così tanto la mia vita. E devo tutto a una donna, un telefono e al mio uccello che non tirava! “Voglio cominciare con l’accarezzarti tutto, aspetta a prendertelo in mano. Non fare il…
Leggi tuttoUna casalinga vogliosa tutta mia
“Cerco una casalinga?” dico al telefono erotico di cui ho composto il numero. “Sì, voglio una casalinga tutta mia.” Per uno come me la domenica è un girone infernale, un deserto di cose da fare. Il resto della settimana lo passo viaggiando tra i migliori hotel d’Europa. Il lavoro non mi lascia molto spazio per altro, non ho una famiglia a parte il mio team. Quando arriva la sera si sta con i clienti e si finisce sempre tardi, i contratti si firmano al tavolino basso del night club, fra…
Leggi tuttoStasera ci facciamo il padrino
L’ultima volta che l’avevo vista si metteva ancora il pollice in bocca. Aveva un apparecchio ai denti e portava un paio di occhiali da vista con una montatura tartaruga che sembravano più adatti a sua nonna che a una ragazzina di sedici anni. Ora sono qui imbambolato a fissarla dietro al muro di bottiglie del piano bar sperando che mio cognato non se ne accorga. Fanny è sbocciata come un fiore negli ultimi – Quanti sono? Tre anni che non li vedo? – cazzo, negli ultimi tre anni! Per me…
Leggi tuttoRicatto: che cosa offri a mia nipote?
“Adesso voglio che tu faccia una cosa per me,” mi dice lei. È una donna anziana molto elegante, una signora che potrebbe sembrare una contessa da come parla. La voce è calda, languida, umida. Le gambe accavallate avvolte nel lungo abito con lo spacco. Ha il portamento posato e aristocratico di chi ha passato tutta la vita nei salotti e nei letti della ‘Milano da bere’. Io sono imbarazzato. Ho semplicemente fatto quello che mi ha chiesto la mia ragazza. Trovarci a casa della sua cara zia, la ricca donna…
Leggi tuttoUna tettona da milking machine
Era come se ce le avessi avute piazzate davanti agli occhi quelle tettone enormi. Impazzivo all’idea! Milena, la tettona al telefono che si stava occupando di farmi godere a puntino, aveva puntualizzato che le sue erano naturali. Una quarta piena e abbondante. «Sono la tua vaccona stasera…» aveva aggiunto. Non era la prima volta che passavo del tempo in linea con questa donna. Mi aveva descritto le sue mammelle così in ogni dettaglio che mi sembrava di conoscerle, di vederle davanti a me mentre se le palpeggiava e spremeva. Sentivo…
Leggi tuttoUna bottiglia di Gin, una candela e due adolescenti
«Non pensavo volessi una seratina romantica» Damiano indica la candela sopra il tavolo un secondo dopo essere arrivato a casa mia. Che coglione. «Perché non ci beviamo un bicchiere?» gli sorrido porgendogli il bicchiere con il Gin. «E a cosa brindiamo?» scherza lui. «Brindiamo a noi due che scopiamo!» inclino il bicchiere verso di lui e poi lo bevo fino all’ultima goccia. Il distillato mi scende fino allo stomaco e mi scalda. Damiano resta imbambolato per un secondo di troppo, non se l’aspettava una risposta così da me. Non gli…
Leggi tuttoNon era una segretaria quella in linea!
Quando me l’hanno presentata ricordo solo che non riuscivo a staccarle gli occhi dalla camicetta. Era una di quelle camicie bianche, eleganti, firmate. Aveva i bottoni piccoli e dorati. Era sicuramente di seta, perché la morbidezza con cui si muoveva il tessuto era la stessa morbidezza della pelle che affiorava dalla sua scollatura. C’era un seno così pieno e giovane tra le pieghe del tessuto. Se ne potevano vedere di rado, in ufficio, di seni sodi e sostenuti come quello. È imbarazzante per un uomo della mia età sentirsi così…
Leggi tutto